Discussione:
Polvere
(troppo vecchio per rispondere)
c***@alice.it
2006-09-20 13:38:53 UTC
Permalink
Caro Gianluca come hai sicuramente capito io sono un collezionista di
polveri vecchie e nuove in parte ereditate da vecchi cacciatori, per
cui sono sempre curioso di sapere le dosi per caricare quando è
possibile delle cartucce da provare a caccio in quanto io sono un
cacciatore al quale piace sparare cartucce coricate in casa.
Non ti nascondo che ho molte soddisfazioni.
Io carico le mie cartucce in modo molto scrupoloso e preciso e molto
spesso mi piace confrontare le mie conoscenze con persone esperte come
tè.
Oggi sono andato a prestare la mia opera di infermiere professionale da

un vecchi cacciatore, il quale alla fine della flebo che gli ho
attaccato per disoblicarsi mi ha regalato 250 Gr di Rotwall (quella con

la scatola con il cervo fotografato sull'etichetta)
300 Gr di T francese, circa 100 Gr di A1, 150 Gr di Aquila (quella nel
tubo rosso da 50 Gr), una latta con della polvere che lui mi ha detti
che la chiamava 0 ma che non si ricorda come la caricava.
Che ne dici conosci le dosi per il 12 e il 20.
Il mio armiere di fiducia mi ha detto che la polvere Vihtaouri N-340 e
la Kemira 340 o N3SH sono la stessa cosa è, è Vero?
Cordialità.
Tuo amico Paolo.
Garolini Gianluca
2006-09-20 21:05:47 UTC
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<***@alice.it> ha scritto nel messaggio news:***@m73g2000cwd.googlegroups.com...
Caro Gianluca come hai sicuramente capito io sono un collezionista di
polveri vecchie e nuove in parte ereditate da vecchi cacciatori, per
cui sono sempre curioso di sapere le dosi per caricare quando è
possibile delle cartucce da provare a caccio in quanto io sono un
cacciatore al quale piace sparare cartucce coricate in casa.
Non ti nascondo che ho molte soddisfazioni.
Io carico le mie cartucce in modo molto scrupoloso e preciso e molto
spesso mi piace confrontare le mie conoscenze con persone esperte come
tè.
Oggi sono andato a prestare la mia opera di infermiere professionale da

un vecchi cacciatore, il quale alla fine della flebo che gli ho
attaccato per disoblicarsi mi ha regalato 250 Gr di Rotwall (quella con

la scatola con il cervo fotografato sull'etichetta)
300 Gr di T francese, circa 100 Gr di A1, 150 Gr di Aquila (quella nel
tubo rosso da 50 Gr), una latta con della polvere che lui mi ha detti
che la chiamava 0 ma che non si ricorda come la caricava.
Che ne dici conosci le dosi per il 12 e il 20.
Il mio armiere di fiducia mi ha detto che la polvere Vihtaouri N-340 e
la Kemira 340 o N3SH sono la stessa cosa è, è Vero?
Cordialità.
Tuo amico Paolo.


Con le polveri molto datate e soprattutto contenute in scatole già aperte
non si ha mai la certezza che in contenuto sia quello scritto sulla scatola
e anche se lo fosse che il livello combustivo originario sia rimasto tale;
infatti l'evaporazione dei solventi e dell'umidità residua naturale della
polvere creano una condizione di pericolosa vivacizzazione che per polveri
molto vecchie (35-40 anni) richiede preferibilmente una prova al banco per
determinare le dosi precise da utilizzare.
La Rottweil è stata prodotta in almeno 5 tipologie differenti: 3636, 7676,
77, 209, 464.
Quale potrebbe essere la tua?
La T francese reperita avrà almeno 40 anni se non 50 era una polvere porosa
con un tasso di umidità naturale del 1,3/1,4% quanta ne sarà rimasta oggi, e
il solvente (acetone o alcool etere) quanto ne può essere rimasto?
La vecchia Aquila Cheddite era una polvere eccellente, ma la sua epoca d'oro
sono stati gli anni '60, come sarà oggi?
Di polveri definite zero non ne ricordo, tranne la RKK 0 che è poi la stessa
Kemira 340 importata da Toschi all'inizio degli anni '70,... ma siamo sicuri
sia quella?
Kemira 340 e RKKO sono le sigle di identificazione della vecchia polvere
finnica importata da Toschi di Bologna - Via del Pratello, 96 e provenienti
dalla vecchia Rikkiappo precedente ragione sociale della attuale
Eurenco-Vihtavuori, se è quella polvere è in granuli neri con frammisti rari
grani bianchi.
La N-340 è la polvere attuale come anche la N3SH della Vihtavuori, ma la
prima è granulata in cilindretti grigio scuro e la seconda è una lamellare a
piastrelle quadrangolari regolari grigio ferro.

Tutte queste polveri le conosco, e infatti le ho classificate, ma non mi
fiderei mai a caricarle senza sparare almeno un gruppo di 5 colpi in canna
manometrica, come posso dare indicazioni di carica a chi non conosco e di
cui non conosco l'attenzione e lo scrupolo in fase di sperimentazione,
qualcuno che non so con certezza neppure in quali armi utilizzerà le sue
cartucce.
Armi robuste, moderne e sicure oppure armi del nonno magari più datate delle
polveri con canne camolate e chiusure incerte?
Non ultimo, dopo averne consumato 50 grammi in prove di pressione e di
rosata quanta ne rimarrebbe per fare cartucce abbastanza sicure?
Ne sarebbe valsa la pena, di perdere tanto tempo per poter poi caricare
50/60 cartucce in tutto?
Ho caricato e provato pochi giorni fa in banco prova della vecchia GP di
circa 30 anni fa; rispetto ai valori più elevati preventivati le pressioni
sono apparse superiori di circa 250/300 Bar!!
Cosa potrebbe accadere in una vecchia doppietta magari cariata appena fuori
dalle camere in modo subdolo e poco visibile sparandovi cartucce da 900 bar?
Se chi spara perdesse alcune dita o una mano, io non mi sentirei affatto
felice per avergli dato le cariche responsabili di tale disastro.
Immagino di darti una delusione con questa risposta senza le dosi sperate,
ma francamente per i motivi già visti lascerei quelle polveri nelle loro
scatole senza adoperarle, con la certezza di non rischiare inutilmente di
farsi male.


Cordialità
G.G.

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